Remembrance day

scritto da Zaffiro
Scritto 16 giorni fa • Pubblicato 21 ore fa • Revisionato 21 ore fa
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Riflessioni sulla commemorazione dei defunti.
- Nota dell'autore Zaffiro

Testo: Remembrance day
di Zaffiro

Dalle ceneri antiche,
quando mani ignote
segnavano tombe
di pietra e di terra,
il silenzio prese forma:
sussurro di nomi
che il tempo
non pronuncia più.

Tra ceri tremolanti
e preghiere consunte,
le campane suonavano
per anime erranti,
e dietro la lapide
restava un vuoto
che chiedeva soltanto
memoria.

Poi vennero secoli
di guerra e di peste,
eppure, accanto a una croce
o su una zolla di fango,
una mano depose un fiore,
un bimbo si fermò e pensò:
“Anch’io sarò ricordato?”.

Oggi, guardiamo i defunti,
non solo i nostri,
ma quelli senza nome,
e nel silenzio li chiamiamo:
la madre, il padre,
il fratello, l’amico,
l’anima dimenticata.

Vivono ancora,
nel battito del tempo,
nel gesto di chi ricorda,
nella voce che non tace
mai davvero.

Finché qualcuno
poserà un fiore,
nessuno sarà perduto.

Remembrance day testo di Zaffiro
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